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Prostata, l’importanza della prevenzione per gli over 40

Prevenzione • 04 aprile 2021

Esistono diversi modi di fare prevenzione per la salute degli uomini, e tra questi certamente non può mancare l’osservanza di una corretta alimentazione, elemento cardine di una vita sana. Numerosi studi dimostrano quanto sia importante un sano e corretto stile di vita anche nei confronti della sindrome metabolica (associazione di ipertensione, intolleranza al glucosio, dislipidemia, obesità) che a sua volta si collega strettamente al possibile sviluppo di numerose patologie, oncologiche e non. Comune denominatore sembra essere un abbassamento dei livelli circolanti di testosterone; da ciò deriva una predisposizione allo sviluppo di malattie di grande interesse per il sesso maschile quali il deficit erettile, l’infertilità, l’iperplasia benigna della prostata ed il tumore della prostata.

Forte correlazione con comportamenti corretti e sana esposizione ambientale vi è anche per altre patologie maschili. L’ipertrofia prostatica benigna è una malattia che affligge oltre il 50% degli uomini sopra i 60 anni e consiste nell'ingrossamento benigno della ghiandola, con conseguenti difficoltà nell’urinare che di solito producono un sensibile impatto sulla qualità della vita. Il cancro della prostata invece rappresenta il tumore più frequente nei maschi dopo i 50 anni, con numeri molto simili a quelli della mammella (36mila nuove diagnosi ogni anno, con circa 7mila morti).

A 40 anni è pertanto importante prescrivere una visita andrologica e la valutazione del testosterone ematico, come il suo monitoraggio negli anni successivi, trattandosi di un importante indicatore del benessere e della salute maschile. Inoltre, il PSA (Antigene Prostatico Specifico) totale e libero va eseguito a 45 anni se è presente una familiarità per neoplasia, altrimenti dai 50 anni in tutti i maschi; successivamente va monitorato annualmente.


Lo studio del flusso urinario viene studiato mediante flussometria ed il residuo post-minzione con ecografia vescico prostatica. Nel contempo sono importanti l’esplorazione rettale e l’ecografia addominale e transrettale. Quest’ultima è importante per valutare le dimensioni e la ecogenicità della ghiandola. In casi ben selezionati è necessaria una risonanza magnetica multiparametrica prostatica, che permette di evidenziare neoplasie prostatiche al di sopra di 5 mm, con un’attendibilità del 70% e, se necessario, viene associata la fusion biopsy dell’area sospetta della prostata.

 

A cura del Dr. Teo Zenico

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