Se ti rompi un braccio si vede, se hai una bruciatura anche ma se hai l’endometriosi no, quello non si vede dall’esterno.
L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica e recidivante. Si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio (tessuto che riveste la superficie interna dell’utero) si forma e cresce in una zona “anomala” come ad esempio le ovaie, il peritoneo, i legamenti uterosacrali e il setto retto-vaginale.
La presenza di questo tessuto provoca dolori molto forti nelle zone pelviche e può influire sulla fertilità della donna.
Per tutti questi motivi anche se l’endometriosi è una patologia benigna, limita la qualità di vita della donna nella sfera affettiva, sociale, professionale e relazionale.
I sintomi invisibili: ascoltare il proprio corpo
Se dall’esterno è praticamente impossibile capire se qualcuno soffre di questa patologia, dall’interno i sintomi si fanno sentire forti e chiari. Eccone alcuni:
- Dolore durante la mestruazione
- Dolore durante i rapporti sessuali
- Dolore al basso ventre presente tutti i giorni del mese o quasi (a prescindere dalle mestruazioni)
- Dolore alla minzione
- Dolore alla defecazione
I dolori si concentrano nella zona del basso ventre ma bisogna aggiungere alla lista stanchezza, difficoltà a svolgere attività sportiva e debolezza.
Impariamo a non sottovalutare
Dalla comparsa dei primi sintomi alla diagnosi effettiva di endometriosi passano circa nove anni. Un tempo lunghissimo, dovuto principalmente alla scarsa conoscenza della malattia sia in ambito medico che sociale.
Proprio per questo motivo è importante imparare a non sottovalutare la propria situazione: prestate attenzione ai sintomi e non sminuite il vostro dolore. In caso di incertezza non esitate a chiedere informazioni al vostro medico o ginecologo.
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