News - Ospedali Privati Forli

Deviazione del setto nasale, cosa fare - Ospedali Privati Forlì

Scritto da Ospedali Privati Forlì | 08 agosto 2022

Che si tratti di un aspetto congenito o delle conseguenze di un trauma, magari risalente all’infanzia, una deviazione del setto nasale ha notevoli implicazioni: da quelle di natura estetica, comunque non trascurabili nell’ottica di un benessere che è fatto anche dell’accettazione del proprio corpo, fino a quelle legate alla respirazione, di cui ci occupiamo qui di seguito.


 

In molti casi, infatti, chi soffre di questa problematica accusa una spiacevole sensazione di mancanza d’aria o comunque di difficoltà nel respirare nell’arco dell’intera giornata, così come nottetempo, quando questa difficoltà può sfociare in episodi di russamento.

Non dimenticare poi che una qualità della respirazione alterata può incidere negativamente sul sonno, sulla concentrazione in ambito lavorativo o scolastico, così come nell’attività sportiva e sessuale; inoltre, il naso non solo termo-umidifica l’aria diretta alle basse vie respiratorie, ma la filtra e purifica, quindi se questa funzione non viene svolta sufficientemente bene, le conseguenze potranno estendersi a livello di bronchi e polmoni. Ecco perché è bene approfondire i sintomi, se presenti.

 

Cosa significa avere un setto nasale deviato

Come abbiamo visto sul nostro blog il naso è formato da due parti distinte: la piramide nasale, ovvero la parte esterna, che puoi toccare, e quella interna, formata da due fosse (o cavità) nasali. Il passaggio dell’aria tra queste e l’esterno è garantito dalle narici, separate tra loro da una sottile lamina osteo-cartilaginea, ovvero il setto nasale. Solitamente, questa lamina è ben allineata in senso verticale, ma in caso risulti deviata verso destra o sinistra, ecco che il flusso d'aria attraverso le narici risulta compromesso, se non talvolta addirittura inesistente: in quest’ultimo caso si parla di congestione nasale.

Come detto, la deviazione del setto nasale può essere congenita, in quanto risale magari a un evento avvenuto durante lo sviluppo fetale, oppure durante il parto o, più raramente, in caso di gravi malattie genetiche come la sindrome di Marfan, la omocistinuria o la sindrome di Ehlers-Danlos.

Più frequentemente, invece, la problematica insorge in seguito a eventi traumatici che possono accadere in età pediatrica o adulta, soprattutto per chi pratica sport di contatto, uno dei principali fattori di rischio insieme a cadute accidentali, scontri di gioco, incidenti domestici o stradali. Certo è che, specie proprio per gli sportivi, la deviazione del setto nasale, rendendo difficoltosa la respirazione, può rappresentare un grosso impedimento nel proseguo dell’attività.

Infine, va aggiunto che anche il normale processo di invecchiamento può influenzare l'anatomia delle cavità nasali, peggiorando, in alcuni casi, la deviazione del setto nasale e rendendo necessario, come vedremo, il ricorso alla chirurgia, nonostante non si siano mai verificati nel corso della propria vita eventi traumatici di rilievo.

 

Come diagnosticare la deviazione del setto nasale

Non sempre questa problematica è visibile a occhio nudo; inoltre, molto spesso non provoca alcun disturbo. Come sapere allora di esserne affetti? Partiamo da un presupposto: se non lamenti alcun sintomo, si tratta di una situazione con la quale puoi convivere senza problemi, anche per tutta la vita, al netto della già citata accettazione del tuo aspetto estetico.

Diverso è il discorso in caso si manifestino difficoltà respiratorie, dovute all’ostruzione di una o di entrambe le narici e spesso aggravate dall’insorgenza di problematiche stagionali come raffreddori o allergie, che vanno a occludere ulteriormente le narici; in particolare, puoi avvertire l’ostruzione respiratoria sia sul lato deviato sia su quello opposto, a causa dell’aumento volumetrico del turbinato nasale inferiore.

Altri sintomi di una possibile deviazione del setto nasale sono i disturbi respiratori nel sonno, le frequenti perdite di sangue dal naso (epistassi) o la secchezza del cavo orale (xerostomia) causata dalla costante respirazione a bocca aperta. Puoi accorgerti di soffrire di questa problematica anche perché respiri meglio quando dormi su uno dei due lati del corpo, oppure perché riesci a renderti conto di come si svolge il ciclo nasale, ovvero il processo fisiologico durante il quale le cavità nasali sono soggette, in modo alternato, a congestione e decongestione; se invece noti che è sempre una sola narice a risultare chiusa, è bene richiedere un approfondimento specialistico mirato.

In cosa consiste? In una visita otorinolaringoiatrica durante la quale lo specialista effettuerà una valutazione endoscopica delle vie aereodigestive superiori, in modo da verificare l’esistenza del problema e orientare il successivo percorso diagnostico, se necessario.

Questa valutazione può essere effettuata con semplici attrezzature (luce e speculum nasale), mentre in altri casi si rende necessaria un’endoscopia nasale, ovvero una procedura diagnostica mininvasiva tramite la quale si osservano dettagliatamente le cavità nasali attraverso l'uso di un endoscopio, ovvero un sottile tubo rigido munito, a un'estremità, di una sorgente luminosa e di una telecamera in grado di riprendere le immagini dell’interno delle cavità stesse. Ospedali Privati Forlì mette a tua disposizione a questo proposito fibroscopi digitali in grado di restituire immagini ad alta definizione.

 

 

Come trattare la deviazione del setto nasale

Un primo e immediato trattamento dell’ostruzione nasale può essere fatto anche autonomamente, ricorrendo a farmaci di facile reperibilità come i decongestionanti nasali: una soluzione in grado di alleviare il sintomo, ma che, come vediamo più nel dettaglio qui, difficilmente può rappresentare la soluzione definitiva al problema.

Se poi gli approfondimenti specialistici a cui ti sottoponi confermeranno che la causa dei tuoi problemi va fatta risalire all’anatomia del tuo setto nasale, è necessario a quel punto valutare una risoluzione che, al giorno d’oggi, si basa sulla chirurgia.

La settoplastica è l’intervento che consente di trattare un setto deviato e che consiste nel raddrizzamento dello stesso, o nella sua rimozione e successivo reinserimento (in caso di deviazione particolarmente accentuata). Si tratta di una pratica oggi estremamente diffusa, rapida ed efficace, che si svolge in anestesia generale, e che va distinta dall’intervento di chirurgia estetica che invece altera la forma della piramide nasale.

I tempi di recupero dall’intervento sono estremamente veloci (7-10 giorni) e il dolore è facilmente gestibile con l’assunzione di un comune farmaco analgesico da banco. Inoltre, presso Ospedali Privati Forlì vengono utilizzate moderne medicazioni (da mantenere per 5-7 giorni) in sostituzione dei tamponi, la cui rimozione post-intervento risultava spesso dolorosa.

 

Vuoi saperne di più?