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Anatomia del naso: com’è fatto e come funziona

Servizi e Specialità • 02 agosto 2022

A livello visivo il naso costituisce sicuramente una delle più importanti parti del viso, e spesso lo caratterizza, influendo sul tuo aspetto complessivo. Ma oltre all’evidenza estetica e di forma, il naso svolge funzioni vitali e di fondamentale importanza, permettendo il passaggio dell’aria per la respirazione, in particolare convogliando l’aria inspirata verso l’orecchio e il rinofaringe, e da qui verso le basse vie respiratorie.


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Il naso è sì un piccolo organo, ma dalla struttura complessa, in quanto molto articolato, sia dal punto di vista anatomico che da quello delle funzionalità. Innanzitutto occorre sfatare la credenza collettiva per la quale il naso è orientato dal mento verso la fronte: questo infatti è quanto vediamo dall’esterno, mentre dal punto di vista medico è corretto pensare al naso nella sua direzione corretta, cioè dalla punta verso l’orecchio, in orizzontale.

 

Alto, basso, stretto, lungo: come “misuriamo” il naso?

Le dimensioni e le proporzioni del naso si valutano in relazione a quelle del viso, al sesso e alla statura della persona. Per parlare di questi aspetti, è però importante chiarire come si misura il naso:

  • in altezza, possiamo distinguere: altezza della radice, e altezza o proiezione della punta;
  • la lunghezza è chiaramente la misura che va dalla radice alla punta;
  • infine, per quanto riguarda la larghezza, i parametri da distinguere sono: larghezza della punta nasale, e larghezza della base alare.

Semplificando, se vi sono quindi dei parametri definiti per misurare la forma del naso, è fondamentale però comprendere che non esiste un naso standard. Le dimensioni vanno correlate infatti alla corporatura della persona, alle caratteristiche, all’età e soprattutto al sesso: ad esempio, in una donna il naso è, in media, proporzionalmente più piccolo di quello dell’uomo. Nell’uomo troviamo invece una base d’appoggio per la piramide più ampia, una cute più spessa e dimensioni assolute del naso maggiori.

 

Fisiologia e struttura

Il naso, detto anche piramide nasale per la sua forma triangolare, è costituito da tre parti:

  • struttura di sostegno, che costituisce lo scheletro del naso ed è formata da componenti ossei e cartilaginei;
  • struttura di supporto: è formata da un complesso apparato connettivale, legamentoso e muscolare. Tiene unite tra loro le varie parti dello scheletro nasale e provvede, con i numerosi muscoli che si inseriscono sul naso, ad una corretta mimica del naso e del volto;
  • copertura esterna: è costituita dalla pelle e dai tessuti molli sottocutanei. La pelle è molto sottile e mobile nei due terzi superiori del naso, diventa più spessa e aderente nel terzo inferiore (il lobulo).

Per semplificare, possiamo dire che il naso è composto da ossa e cartilagine. La parte ossea è la struttura di sostegno della piramide nasale, e comprende le fosse nasali e la mascella. La parte cartilaginea è quella che costituisce invece la parte bassa del dorso e della punta del naso.

Al suo interno il naso è diviso a metà dal setto nasale, anch’esso costituito da una parte anteriore cartilaginea e, quindi, malleabile, ed una parte posteriore ossea. Immagina il setto nasale come una parete divisoria che, in condizioni normali, dovrebbe suddividere un unico ambiente in due camere di uguali dimensioni.

 

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Le funzionalità del naso

Il naso ha una triplice attività: respiratoria, olfattiva e fonatoria. Nel primo caso, mediante l’inspirazione, l’aria entra nelle fosse nasali attraverso le narici; qui viene riscaldata, umidificata e depurata (grazie all’azione del muco e delle ciglia) per proseguire poi il suo tragitto verso i polmoni. Vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche che il flusso aereo subisce nell’attraversamento della cavità nasale:

  • riscaldamento: dopo avere attraversato il naso, l’aria ha una temperatura che oscilla tra i 31 e i 34°C, indipendentemente dalla temperatura dell’aria respirata. Il naso fornisce quindi ai polmoni aria a temperatura costante, sia che fuori ci siano -20°C o +20°C, soddisfacendo le richieste di questi preziosi organi;
  • umidificazione: indipendentemente dall’umidità dell’aria respirata, dopo il passaggio nasale l’aria diretta ai polmoni ha un’umidità relativa del 90-95%. Ciò significa che il naso deve immettere nell’aria circa 30 gr di acqua per ogni 1000 litri di aria respirata;
  • purificazione: il naso è in grado di ripulire l’aria da circa l’85% delle particelle di dimensione superiore a 4,5 μm;
  • protezione anti-infettiva: praticamente tutti i germi responsabili delle infezioni invernali (influenza, faringite, tracheite, bronchite, ecc.) penetrano nel corpo con l’aria e, quindi, attraverso il naso. Ecco perché questo, che in un certo senso è la porta del tuo apparato respiratorio, è strutturato in maniera da opporre la massima resistenza ai germi patogeni, utilizzando meccanismi fisici ed immunologici.

Per quanto riguarda la funzione olfattiva, i segnali olfattivi vengono registrati dalla mucosa superiore, e trasmessi poi al cervello attraverso il bulbo e il nervo olfattivo.

Come ulteriore testimonianza dell’importanza dell’organo nasale nella vita di ogni individuo, possiamo aggiungere che il naso influisce anche nella modulazione della voce, quindi mentre parliamo: nella gola esiste una sorta di valvola (il palato molle) che, aprendosi e chiudendosi, determina la “nasalità” dei suoni. Non ti sei forse sentito dire anche tu, durante un raffreddore, che “parli con il naso”?

 

Le principali patologie del naso

Data la sua importanza a livello di funzionalità organiche, ma anche a causa della sua posizione, il naso è un organo particolarmente vulnerabile. Essendo il primo “avamposto” delle vie aeree superiori, ha il compito di adattare l’aria inspirata alle esigenze del corpo umano: per questo motivo un naso che non funziona correttamente può pregiudicare il tuo benessere quotidiano.

Le patologie che interessano questo organo possono essere di diversi tipi, ecco le principali:

 

Rinite

È un’infiammazione causata da virus o batteri e si caratterizza per l’elevata produzione di muco, catarro e la congestione del canale respiratorio. Può essere stagionale o cronica, a seconda che sia circoscritta a un determinato periodo o perduri nel tempo.

 

Rinite allergica

Si tratta di una condizione piuttosto comune che provoca disturbi simili al raffreddore come starnuti, prurito, naso chiuso e produzione di muco. È provocata soprattutto da pollini e acari (presenti nella polvere), dal pelo degli animali e da altre sostanze chiamate allergeni. Si manifesta con ostruzione e gocciolamento del naso, starnuti, prurito e, nei casi più gravi, anche con mal di testa, disturbi agli occhi e diminuzione delle capacità olfattive e gustative. La terapia preferibile è di tipo farmacologico, attraverso la somministrazione di farmaci antistaminici o spray nasali.

 

Sinusite

È un’infezione batterica molto diffusa, che colpisce i seni paranasali e provoca l’ostruzione e l’infiammazione delle vie respiratorie a causa delle mucose gonfie e della grande produzione di muco. Può essere acuta, se di breve durata, o cronica (a lungo termine, con durata superiore ai 90 giorni).

 

Epistassi

È il comune sanguinamento del naso, spesso dovuto a un raffreddore che genera la rottura dei capillari sanguigni.

 

Ipertrofia adenoidea

Le adenoidi sono una protuberanza del tessuto linfatico del rinofaringe e proteggono le prime vie respiratorie. In caso di infezione aumentano di volume, ostruendo gli spazi aerei e generando difficoltà respiratorie, voce nasale e otiti. Per risolvere il problema è necessaria un’adeguata terapia medica e, in caso non sia risolutiva, si opta per l’asportazione chirurgica.

 

Ipertrofia dei turbinati

Questa condizione provoca l’ingrossamento dei turbinati, le ossa ricoperte dalla mucosa che ha il compito di riscaldare e purificare l’aria inspirata. Anche in questo caso, se la terapia medica non è efficace, può essere necessario intervenire chirurgicamente.

 

Deviazione del setto nasale

Più che una patologia vera e propria, si tratta di una malformazione che può essere congenita oppure provocata da un trauma o un colpo. Può essere asintomatica, e quindi non creare alcun fastidio; tuttavia, nei casi più evidenti, l’individuo può soffrire di disturbi del sonno e della respirazione o sensazione di otturazione del naso.

 

Disturbi del gusto e dell’olfatto

Questi due sensi sono interdipendenti e possono presentare diverse forme di disturbo, che impediscono la percezione dei sapori (ipoguesia) oppure provocano la perdita (anosmia), la riduzione (iposmia) o l’aumento (iperosmia) dell’olfatto, o la percezione sgradevole degli odori (disosmia).

 

Polipi

Tra le patologie nasali più gravi, la poliposi nasale, in genere dovuta a un’infiammazione del naso e provoca l’aumento di spessore della sua parete interna. Può essere curata con spray cortisonici e, in alcuni casi, quando le dimensioni dei polipi sono molto accentuate, si rende necessario un intervento chirurgico per asportarli.

 

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