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I benefici della Robotica Ortopedica Articolare

Innovazione e Tecnologie | OPF Team • 18 febbraio 2025

Il robot in sala operatoria supporta le capacità umane del chirurgo, con enormi benefici per il paziente: lo strumento infatti è in grado di eseguire ripetitivi, riproducibili e spesso complessi compiti con impareggiabile precisione, costanza e riproducibilità, migliorando al contempo l’ergonomia per il chirurgo stesso.

Ne parliamo col dott. Patrizio Caldora, Direttore Scientifico del Progetto OPF di Chirurgia Ortopedica Robotica.

Cos’è la chirurgia robotica?

La chirurgia robotica, o chirurgia protesica assistita dai robot, è una alternativa alla chirurgia tradizionale. Grazie all’aiuto della tecnologia, il chirurgo può eseguire molti tipi di difficoltose procedure con maggiore precisione, flessibilità e controllo.
In particolare nella chirurgia ortopedica, questa tecnologia consente al chirurgo di eseguire interventi di sostituzione parziali o totali di ginocchio e totali di anca e qualche intervento di revisione protesica di protesi parziali del ginocchio.

Perché utilizzare il robot nella chirurgia ortopedica protesica

Il principale vantaggio dei robot negli interventi di artroprotesi d’anca e di ginocchio è quello di aiutare il chirurgo a eseguire sezioni, fresature dell’osso fino all’impianto definitivo della componente protesica con maggiore accuratezza e precisione. Di conseguenza, l’impianto protesico robot guidato viene posizionato con un livello di precisione di un grado ed un millimetro, ben al di là della percezione dell’occhio umano. Sé poi consideriamo la sicurezza, i robot sono dotati di sistemi di controllo (sistemi aptici) che fermano l’avanzamento dello strumento chirurgico qualora questo si avvicini troppo alle strutture nobili come arterie, vene o nervi. Il livello di sicurezza viene prestabilito dal chirurgo e solitamente viene pianificato tra 1-2 mm. Questo parametro robotico aumenta notevolmente non solo la precisione ma anche e soprattutto la sicurezza dell’intervento protesico.
Il risultato finale è caratterizzato da miglior posizionamento dell’impianto, corretto allineamento e cinematica articolare, risparmio osseo, minor sanguinamento e maggior rispetto delle strutture legamentose articolari del paziente.

Tutto ciò si traduce nell’ottimizzazione sia della sopravvivenza dell’impianto che del funzionamento della nuova articolazione e della migliore percezione propriocettiva da parte del paziente.

Come funziona il robot

I robot per la chirurgia ortopedica beneficiano della struttura rigida dello scheletro umano, permettendo al chirurgo, durante l’intervento, di fissare stabilmente dei sensori all’osso collegati ad un sistema di antenne o telecamere ottiche che consentono di comunicare e trasferire in tempo reale al robot dati riguardanti l’anatomia e l’arco di movimento dell’articolazione su cui intervenire.

Questa attività, integrata con i modelli 3D dell’anca o del ginocchio creati nel preoperatorio su acquisizione di Rx digitali o TAC, consentono al chirurgo di stabilire un’accurata pianificazione chirurgica prima virtuale e poi esecutiva su misura della specifica anatomia del paziente.

Infine, un braccio robotico dotato di lame, frese o guide di taglio ossee, manipolato e verificato dal chirurgo come strumento di precisione, assicura che i tagli siano precisi rispettando il planning preoperatorio prestabilito per posizionare la protesi in modo ottimale e con adeguato bilanciamento legamentoso.

Quali sono le condizioni per accedere all’intervento con tecnica robotica?

Chi è candidato ad essere sottoposto ad intervento di protesi del ginocchio o di anca può eseguire la procedura sia con tecnica tradizionale che robotica. Come suddetto, la tecnica robotica aumenta notevolmente la precisione dell’impianto protesico nei tre piani dello spazio e, soprattutto nel ginocchio, tende a ripristinare l’anatomia pre-artrosica del paziente con miglioramento del bilanciamento legamentoso a beneficio della cinematica articolare. Non vi sono limiti di età ma certamente, i pazienti che maggiormente possono beneficiare di questa metodica sono quelli con importanti alterazioni anatomiche articolari o pazienti giovani attivi con maggiori richieste funzionali dalla loro protesi fino a considerare i pazienti giovani che, dopo la protesi, vogliono tornare alle attività fisico-sportive amatoriali.

L’ indicazione chirurgica al trattamento dell’artrosi di anca o di ginocchio con protesi articolare viene consigliata dal chirurgo e condivisa dal Paziente secondo specifici parametri protocollari legati al grado di artrosi radiografica, alla disabilità ed al grado di dolore riferiti, ma anche alla motivazione del paziente.

Che tipo di interventi con i robot vengono eseguiti dall’Unità Clinica di Ortopedica Robotica Protesica?

Presso l’Unità clinica di Chirurgia Articolare Robotica di Villa Igea coordinata dal Dr Caldora, a cui afferiscono le tre Unità operative ortopediche, quella diretta dal Dr Caldora, quella diretta dal Dr Campi e quella diretta dal Dr Lughi, oltre agli interventi in artroscopia, interventi con tecniche rigenerative, interventi mininvasivi, vengono eseguiti interventi di protesi articolare di anca e ginocchio in tutte le varianti con tecnica Robotica assistita.

La Chirurgia Robotica Protesica di Villa Igea è dotata delle due maggiori piattaforme robotiche esistenti, piattaforma “MAKO” e piattaforma “ROSA” per protesi totali di anca, totali di ginocchio e parziali di ginocchio.

L’intervento è preceduto da una visita specialistica ortopedica di inquadramento della condizione del paziente, al fine di prospettare allo stesso le opzioni di trattamento e chiarire eventuali dubbi e questioni. La finalità della visita ortopedica preoperatoria è quella di verificare, per il bene del paziente, l’appropriatezza della indicazione chirurgica.

Le visite successive all’intervento potranno essere eseguite presso il Chirurgo operatore, presso gli ambulatori OPF oppure mediante teleconsulto.

L’Unità Clinica di Chirurgia Robotica Protesica di Villa Igea

L’Unità Clinica di Chirurgia Robotica Protesica, composta dal dott. Caldora e da sei Aiuti Ortopedici, vanta una grande esperienza nell’ambito della chirurgia interventistica robotica.

Il dott. Patrizio Caldora, Direttore Scientifico della Chirurgia Robotica Ortopedica di OPF, con sede operativa a Villa Igea, ha eseguito come primo operatore oltre 15.000 interventi chirurgici di protesi di primo impianto o revisione, traumatologia, oncologia muscoloscheletrica e “sport medicine”. Ha eseguito sempre come primo operatore oltre 1500 interventi di Chirurgia Protesica Robotica di anca e di ginocchio con le due piattaforme MAKO e ROSA.

Ai pazienti operati viene inoltre proposto un Protocollo di intervento chirurgico che mira a ridurre invasività e il disconforto per il paziente, prima, dopo e durante l’intervento stesso.

Il Protocollo ospedaliero prevede, oltre l’intervento, anche un’assistenza perioperatoria di Fisioterapisti dedicati al recupero articolare e protocolli anestesiologici atti al controllo del dolore postoperatorio ottimale. In questo modo si riduce il rischio infettivo, tromboembolico e la maggior parte degli stimoli negativi (catetere urinario, drenaggi articolari), consentendo al paziente una ripresa veloce della deambulazione con tempi di ricovero ridotti.

Realizzato in collaborazione con il Dottor Patrizio Caldora
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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