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Una tecnica radiologica non invasiva: la colonscopia virtuale

Innovazione e Tecnologie • 07 dicembre 2023

La colonscopia virtuale è un esame diagnostico di primo livello per la diagnosi precoce delle patologie del colone - retto.
Consente di esaminare l’intestino cieco, il colon e il sigma-retto in maniera completa ed esauriente anche quando non possono essere esplorati tramite la tradizionale colonscopia.
La colonscopia virtuale consiste in un esame TC a bassa dose di radiazioni, che permette una ricostruzione 3D al computer della superficie mucosa del colon.

Come si svolge l'esame?

L’esame dura pochi minuti e si svolge con il paziente in posizione prona e supina. 
Tramite l’inserimento di un sondino sottile e flessibile nel retto s’introduce dell’aria o in alternativa anidride carbonica, per distendere le pareti del colon e permettere la visualizzazione.
Vengono effettuate 2 scansioni TC che hanno una durata media di pochi secondi.
Con le immagini acquisite e l’uso di particolari software si realizza una sorta di navigazione all’interno del lume del colon per identificare differenti lesioni e patologie.

L’esame è solo uno studio diagnostico; non consente alcuna manovra di tipo operativo che, se necessaria, verrà successivamente svolta mediante una endoscopia tradizionale.
La preparazione è simile a quella della colonscopia con dieta apposita nei tre giorni precedenti l’esame e utilizzo di un blando lassativo il giorno precedente. 
La colonscopia virtuale non necessita di sedazione e viene effettuata utilizzando un’apparecchiatura radiologica non invasiva TC multistrato e un software per immagini dedicato.
L’esame prevede la somministrazione, per bocca o in vena, di un mezzo di contrasto contenente iodio.
Per tale motivo verrà richiesto di eseguire anche le analisi del sangue per valutare i valori della creatinina e dell’urea.


Vantaggi e principali indicazioni di utilizzo

La colonscopia virtuale è un esame che non presenta rischi né particolari controindicazioni, ben tollerato dal paziente. 
Le uniche controindicazioni all’esecuzione sono la presenza di un addome acuto, colite ulcerosa, diverticolite attiva, recenti interventi chirurgici sul grosso intestino o sulla pelvi e la gravidanza.

Il posizionamento della sonda rettale non comporta dolore per il paziente. Potrebbe, invece, risultare un po’ fastidiosa l’insufflazione dell’intestino, per tale motivo le verrà iniettato un farmaco che serve a rilassare la muscolatura intestinale e a diminuire la sensazione di tensione addominale.
 


Questa procedura rappresenta attualmente una valida alternativa alla colonscopia convenzionale.
In alcuni casi consente di superare ostacoli naturali che l’endoscopia non riesce a oltrepassare. 

Una delle principali indicazioni riguarda infatti i pazienti sottoposti a colonscopia ottica risultata incompleta.
L’esame non è doloroso: viene insufflata anidride carbonica, che viene assorbita naturalmente dal colon senza creare alcun disagio.
Rispetto alla colonscopia tradizionale non può fornire esami istologici. Il principale limite o svantaggio rispetto alla colonscopia tradizionale è l'impossibilità di intervenire durante l'esame stesso per eseguire piccoli prelievi bioptici o per asportare un polipo.
 

 

Realizzato in collaborazione con il Dottor Domenico Garcea
specialista in Chirurgia e Chirurgia vascolare
Referente Chirurgia  e Vice Direttore Sanitario di Villa Serena

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