Apnee notturne: cosa sono e perché non vanno sottovalutate
Prevenzione | Servizi e Specialità • 12 settembre 2022

Il sonno occupa circa un terzo della nostra vita, ed è fondamentale per il benessere e la qualità della vita: riposare bene significa infatti permettere all’organismo di recuperare energia, rigenerare corpo e mente e favorirne il dinamismo. Ma il sonno è anche un meccanismo naturale molto delicato, influenzabile da tantissimi fattori organici, psicologici e ambientali.
La Medicina del sonno è una disciplina relativamente giovane, ma che negli ultimi anni ha subito un forte incremento di interesse, configurandosi oggi come una scienza multidisciplinare: sempre più persone (oltre 12 milioni in Italia secondo i recenti dati dell’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno) soffrono infatti di disturbi o alterazioni del sonno, con problematiche che possono pregiudicare in alcuni casi la qualità della vita e alterare le normali attività fisiologiche dell’organismo.
Le principali patologie del sonno
Secondo la classificazione internazionale, sono circa un centinaio le tipologie di disturbi del sonno: uno spettro molto ampio, che può comprendere sia disfunzioni primarie legate ai meccanismi intrinseci del sonno, sia disfunzioni secondarie derivanti da vere e proprie patologie, spesso non adeguatamente riconosciute o diagnosticate.
Insonnia, formicolio a gambe e braccia, bruxismo, epilessia notturna, narcolessia: ognuno di questi disturbi ha sintomi, caratteristiche e conseguenze sulla salute di diversa entità.
Tra i disturbi respiratori più frequenti e diffusi vi sono sicuramente il russamento patologico e la sindrome delle apnee ostruttive (OSAS), dovute all’ostruzione parziale o totale delle vie aeree superiori (faringe).
Apnee del sonno e russamento: sono la stessa cosa?
No, anche se spesso chi è affetto da apnee nel sonno è anche un forte russatore.
Il russamento, infatti, è un respiro rumoroso e rauco dovuto alla vibrazione delle vie respiratorie, mentre l'apnea notturna è l’arresto del flusso di aria che provoca come conseguenza un’interruzione della respirazione di almeno 10 secondi, e una riduzione dell’ossigenazione del sangue.
Se quindi il russare si configura semplicemente come un suono anormale e rauco, che disturba innanzitutto chi dorme accanto al russatore, le apnee notturne sono una vera e propria patologia.
Tra i vari tipi di apnea, il nostro centro si occupa del trattamento delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). Si tratta della patologia più comune e diffusa tra le apnee notturne: è causata da una ripetuta chiusura della gola o delle vie aeree superiori, nello specifico del tratto che porta dalla bocca e dalle narici alla gola e fino alle corde vocali. Tali eventi ostruttivi hanno durata minima di 10 secondi, ma spesso durano oltre un minuto: vengono definiti apnee se si tratta di ostruzioni complete, o ipopnee in caso di ostruzioni parziali. La gravità della patologia si valuta a seconda del numero totale degli eventi che si manifestano durante la notte e alla loro durata.
OSAS: come riconoscerne i sintomi
Nell’apnea ostruttiva del sonno, un sintomo comune è il russamento: tuttavia, come definito in precedenza, non sempre chi russa è affetto da apnea notturna. Nell’apnea ostruttiva del sonno il russamento è infatti dirompente, con episodi di respiro affannoso, soffocamento, pause durante la respirazione e risvegli improvvisi.
Le apnee nel sonno vengono spesso rilevate anzitutto dalla persona che dorme o convive con il paziente, che russa in modo molto evidente e intenso fin dalle prime fasi di sonno (il russare diventa via via più forte fino a quando il soggetto non smette di respirare per qualche secondo, per poi riprendere a respirare improvvisamente e dar vita a un nuovo ciclo che si ripete, identico).
Per chi vive da solo, può rappresentare un segnale di allarme svegliarsi improvvisamente e più volte nel corso della notte, con una sensazione di dolore alla gola o con bocca secca, o con sintomi di soffocamento e spavento.
Altri frequenti, e comuni sintomi delle apnee notturne, oltre al russamento intenso e alla difficoltà di mantenere un sonno costante, sono:
- eccessiva sonnolenza diurna o colpi di sonno improvvisi;
- frequente bisogno di urinare durante la notte;
- stanchezza diurna o irritabilità;
- deficit dell’attenzione e della memoria;
- difficoltà di concentrazione e di apprendimento;
- disturbi dell’umore;
- riduzione del desiderio sessuale o impotenza.
Le cause e le possibili conseguenze per la salute
L’OSAS è una patologia che, se non adeguatamente trattata, può avere un grave impatto sulla qualità della vita di chi ne soffre. Tale disturbo del sonno è spesso correlato all’obesità e al sovrappeso, ma le cause possono essere anche di natura anatomica: per esempio, da alterazioni a livello rino-oro-faringeo, come una mandibola piccola/corta, palati molto abbondanti o una lingua prominente, che possono contribuire a ridurre lo spazio aereo faringeo e ostruire le vie aeree superiori facilitando le apnee. Anche l’assunzione di alcol la sera può favorire l’insorgenza di apnee ostruttive, mentre tonsille o adenoidi ipertrofiche possono esserne la causa in età pediatrica.
Se non riconosciute e adeguatamente trattate, le apnee ostruttive notturne possono rappresentare un grave fattore di rischio per malattie cardiovascolari, neurologiche e metaboliche. A lungo termine aumenta, per chi soffre di OSAS, il rischio di ictus, ipertensione arteriosa, coronopatie e aritmie, diabete, insufficienza renale cronica.
È fondamentale quindi non sottovalutare i disturbi del sonno, e rivolgersi ad una struttura specializzata in grado di riconoscere, diagnosticare e avviare un trattamento di cura.
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