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Carbossiterapia: come funziona e quali risultati dà

Servizi e Specialità • 23 agosto 2021

La concezione moderna dell’essere umano è ormai molto meno manichea di un tempo, grazie ai progressi che hanno coinvolto contemporaneamente diverse branche della medicina e non solo. Oggi non si può pensare di curare il corpo senza considerare la mente, così come viceversa: in questa ottica, lavorare sul proprio benessere psicofisico deve prevedere un percorso integrato.

All’interno di questa visione si inseriscono i trattamenti di medicina estetica, che garantiscono una maggiore “leggerezza” di intervento rispetto alla chirurgia e rappresentano una soluzione alla portata di tutti. Fra le metodiche disponibili, il medico estetico può contare oggi sulla carbossiterapia.


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Cos’è la carbossiterapia e come si esegue?

L’anidride carbonica è un gas naturalmente presente nella nostra atmosfera e il suo ruolo è fondamentale per l’espressione della vita sul nostro pianeta. Il nostro organismo ne produce ogni giorno circa 450 litri e la espelle attraverso i polmoni: è quindi assolutamente atossica. Non solo, il suo contributo alla medicina è ormai cosa assodata da diversi anni e in numerose pratiche mediche.

Essendo una sostanza inerte, l’anidride carbonica medicale, ovvero resa totalmente sterile da imprese specializzate, viene utilizzata durante interventi chirurgici in laparoscopia o esami diagnostici come la colonscopia. Si ha notizia di trattamenti con anidride carbonica già nel 1932, limitati però al contatto del gas con la pelle. Queste cure, che si ponevano l’obiettivo di agire su varie tipologie di patologie vascolari, si tenevano presso le terme di Royat, in Francia.

Non a caso, proprio in Francia venne concepita qualche decennio più tardi la prima intuizione da cui ha avuto origine la medicina estetica. Il metodo di cura con anidride carbonica aveva avuto ottimi risultati: proprio in seguito all’invenzione della medicina estetica, si iniziò a parlare di carbossiterapia vera e propria, sempre più materia di molteplici studi approfonditi. Il procedimento del trattamento è estremamente semplice: attraverso un ago estremamente sottile, a sua volta collegato alla struttura in cui è contenuta l’anidride carbonica, il medico estetico inietta il gas nel tessuto sottocutaneo, ovvero l’ipoderma.

 

Tutti i benefici che puoi sperimentare

Questo trattamento è dunque nato in un contesto medico che interessa l’apparato vascolare: l’anidride carbonica può infatti influire positivamente sulla microcircolazione e, una volta iniettata nell’ipoderma, può far aumentare velocità e quantità del flusso di sangue in quella determinata zona del corpo. Oltre alla vasodilatazione immediata, questo gas ha buoni effetti anche sul metabolismo dei lipidi: si tratta dell’effetto Bohr, per cui l’aumento dell’ossigeno contribuisce a “bruciare” i grassi.

Queste preziose proprietà rendono l’anidride carbonica medicale un’ottima risorsa per trattare:

  • cellulite, poiché l’azione del gas si concentra sulla microcircolazione, migliorando quindi la microangiopatia da stasi tipica in questa condizione, e sugli accumuli di cellule adipose;
  • depositi adiposi, in quanto l’aumento di ossigeno nei tessuti facilita il processo ossidativo degli acidi grassi;
  • invecchiamento della cute: la migliore circolazione idrata e tonifica la pelle, rendendola più luminosa. L’azione del gas riattiva i fibroblasti, le cellule responsabili della produzione di acido ialuronico, collagene e fibre elastiche, andando a ridurre anche rughe, smagliature e cicatrici.

In alcuni casi specifici, l’anidride carbonica può anche essere somministrata subito prima di un trattamento di liposcultura, in un percorso di rimodellamento del corpo: la sua azione benefica sulla microcircolazione influisce infatti anche sull’esito dell’intervento e agevola i tempi di recupero.

 

Carbossiterapia effettuata sul collo

 

Una terapia completamente personalizzata

In funzione di un approccio dedicato a 360 gradi alla singola persona, anche questo tipo di trattamento deve essere considerato di volta in volta in modo differente. A seconda dell’inestetismo da trattare e della singola situazione personale, compresa l’elasticità della cute, il medico estetico programma le quantità di gas da somministrare e il tempo in cui esso viene erogato dal dispositivo Carbomax, uno degli esempi più innovativi di strumentazione dedicata alla bellezza.

Di solito, la carbossiterapia non procura sensazioni dolorose, ma la sensibilità può variare da persona a persona: il medico può quindi optare per l’applicazione di un anestetico solo nelle zone interessate dal trattamento. Anche la durata della seduta varia in base all’imperfezione da correggere, ma in genere spazia dai 15 ai 30 minuti. Una cura adeguata con carbossiterapia può comprendere un diverso numero di sedute, fino a un massimo di 15 o 20, in genere con un intervallo fra l’una e l’altra di 4-7 giorni.

Dal momento che rientra nei trattamenti minimamente invasivi di medicina estetica, dopo la carbossiterapia puoi tranquillamente tornare alle attività di ogni giorno, salvo eventuali prescrizioni specifiche da parte dello specialista. E se noti qualche piccolo livido subito dopo il trattamento, non ti allarmare: può trattarsi di una reazione limitata a un paio di giorni, statisticamente molto rara. Del resto, le testimonianze di chi ha scelto la carbossiterapia parlano chiaro.

 

I risultati della carbossiterapia: dopo quanto tempo puoi vederli?

Ecco la domanda che certamente ti starai facendo in questo momento. In genere, risultati significativi di questo trattamento possono essere visibili fin dal primo trattamento, ma è importante tenere a mente che ogni situazione è a sé. Se ad esempio la carbossiterapia è stata utilizzata per intervenire su una cellulite in fase iniziale, sarà più facile vederne rapidamente i benefici. Se invece si trattasse di una situazione cronicizzata, si dovrà pazientare ancora per qualche seduta.

In un’ottica integrata del corpo e della mente, anche la carbossiterapia può essere inclusa in un programma terapeutico che comprende altre attività mirate. Il primo consiglio è sempre quello di rivolgerti a uno specialista, esperto di medicina estetica e portatore di una visione più ampia dell’essere umano nella sua interezza. Durante la visita, ti permetterà di stabilire qual è la tua situazione e analizzerà la problematica da affrontare. Una volta compreso quale traguardo è preferibile raggiungere, sarà sua cura stabilire quali azioni puoi mettere direttamente in pratica riguardo al tuo stile di vita quotidiano.

La sua natura onnicomprensiva rende infatti la medicina estetica molto più che una disciplina dedicata al corpo. Non è casuale che la carbossiterapia abbia a che fare proprio con una corretta circolazione del sangue, che è una condizione essenziale per la nostra salute in generale. Le adiposità localizzate non sono infatti da considerarsi banali imperfezioni: la pressione esercitata sui capillari dagli accumuli di grasso e dalla ritenzione idrica ostacola il processo di ossigenazione dei tessuti e dello smaltimento di tossine che è alla base del metabolismo cellulare, con una conseguente facilitazione dell’invecchiamento nel suo complesso.

Il tuo medico potrà quindi indirizzarti verso qualche cambiamento nell’alimentazione, che deve essere sempre il più possibile equilibrata, e verso un’attività fisica più strutturata.

 

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